Aumentare la concentrazione


Che cos'è la memoria
La memoria è la capacità del nostro cervello di conservare informazioni immagazzinate, e di richiamarle e recuperarle quando è necessario.
È un meccanismo importante dal punto di vista evolutivo per tutti gli animali perché permette la sopravvivenza, ma l'alto livello mnemonico raggiunto dalla nostra specie è condiviso solamente dalle altre scimmie antropomorfe. È un meccanismo altrettanto importante nella nostra vita quotidiana ed è stupefacente se pensiamo a quante funzioni della nostra vita sono legate a questa funzione fisiologica.
Esiste una memoria della quale non ci rendiamo neanche contro, ed è la memoria implicita, cioè quella che ci permette di svolgere delle azioni automatiche come guidare mentre si parla o lo stesso atto di parlare.
La memoria esplicita invece è quella che utilizziamo per ricordare il nome di un film o un numero telefonico.
La memoria si può anche classificare in base alla sua durata, e cioè a breve termine o a lungo termine.

Che cos'è la concentrazione
La concentrazione è una forma dell'attenzione che serve a ricevere e organizzare le informazioni della realtà soggettiva o oggettiva. Consiste nel focalizzare l'attenzione su un oggetto, a esclusione di tutti gli altri. Nella condizione mentale ordinaria l'attenzione, quando non è addirittura assente, è dispersa tra mille oggetti: fissarla su un unico oggetto è un'operazione non banale, che richiede un certo sforzo e molta costanza. Si parla di concentrazione molto spesso quando si parla di studio.

Mancanza di memoria e concentrazione
Sempre più spesso al giorno d'oggi molte categorie di persone lamentano una difficoltà di concentrazione e una diminuzione nella memoria, e non si tratta soltanto della memoria nell'anziano, o della concentrazione negli studi. Si tratta di un fenomeno in parte organico ma spesso completamente psicologico che è fortemente correlato con l'aumentare dei livelli di stress del vivere quotidiano.

Aiuti naturaliUna ricerca condotta in Gran Bretagna e pubblicata sulla rivista scientifica Brain and Cognition sostiene che un esercizio quotidiano di movimento degli occhi verso destra e sinistra della durata di almeno 30 secondi potrebbe migliorare la memoria in quanto aiuta i due emisferi cerebrali ad interagire più efficacemente.
Qualcuno si affida alla cristalloterapia e indossa qualche gioiello contenente lafluorite, chiamata a volte "la pietra degli studenti".
Per quanto riguarda la fitoterapia il rimedio più usato è sicuramente il Panax ginseng. Si tratta di una pianta di origine asiatica ampiamente utilizzata dalla medicina tradizionale cinese. Il suo nome latino, Panax, ricorda Panacea, personaggio mitologico greco capace di guarire tutti i mali. Esiste il ginseng rosso e quello bianco. Viene utilizzato come tonico dell'umore, anti-stress e pianta dalle proprietà neuroprotettive.
Un'altra pianta utilizzata spesso nei problemi di perdita di memoria è il Ginkgo biloba. Le sue riconosciute proprietà vasoattive intervengono favorendo microcircolazione cerebrale.
Per quanto riguarda gli anziani (ma non solo) oltre alle suddette piante officinali, vengono utilizzati anche degli integratori naturali multivitaminici e il Magnesio.
Per stimolare la capacità di concentrazione consigliamo anche l'Eleuterococco, il Guaranà, la Lecitina di Soia e il Polline di Api.
Cercando di combattere lo stress possiamo utilizzare melissa ottima anche contro i disturbi allo stomaco per rilassare i nervi, specie prima del riposo notturno, nonché per prevenire paure da esami o prove in pubblico.
Infine la Rodiola rosea è particolarmente indicata per contrastare lo stress, l'ansia, ed è molto efficace per aiutare la memoria. Alcune piante come il ginsengpotrebbero avere controindicazioni date le proprietà eccitanti, la Rodiola invece non presenta questi problemi.







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